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TUTELA della MATERNITA' e della PATERNITA'
La materia riguardante la tutela della maternità e della paternità costituisce uno dei cardini più significativi di ogni ordinamento giuridico, quella che può correttamente essere presa come punto di riferimento e metro di valutazione per giudicare del grado di civiltà delle istituzioni di un popolo, sia per l'importanza degli interessi in gioco, sia per la prova di sapienza giuridica che occorre dare nell'adottare una disciplina che contemperi opposte esigenze tutte meritevoli di considerazione e di tutela.
La nostra Costituzione nell'art. 31 comma 2, statuisce: "....(La Repubblica) Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo" e poi ancora più chiaramente, nell'art. 37, recita: "....Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua (della donna lavoratrice) essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino un'adeguata protezione...."
Nella materia di cui trattasi ha fondamentale rilevanza l'art. 3 della Costiruzione secondo cui: "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Non c'è dubbio che lo stato di gravidanza e di puerperio, in assenza di una specifica tutela, nel libero gioco dei meccanismi di mercato del lavoro, porrebbe la donna in condizioni di netta inferiorità rispetto all'uomo e quindi la costringerebbe a sacrificare le sue possibilità professionali, la sua effettiva partecipazione alla vita produttiva e la realizzazione di se stessa nell'organizzazione sociale di fronte ai diritti -
Infine va tenuto presente che in tempi recenti l'attenzione del legislatore si è soffermata in modo particolare anche sulla stessa lavoratrice madre, recependo la Direttiva CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul posto di lavoro, tenuto conto delle sue particolari condizioni fisiche che necessitano di un regime e di una condizione di lavoro salubri e idonei a non pregiudicarne minimamente lo stato di salute.
Attualmente la tutela della maternità e della paternità è regolata dalle seguenti fonti normative:
D.L. 151 del 26 marzo 2001
D.L. 80 del 15 giugno 2015
D.L. 105 del 30 giugno 2022
Le norme di tutela trovano la loro piena applicazione quando tutti i periodi di congedo di maternità e di paternità e di congedo parentale coincidano completamente con un rapporto di lavoro dipendente.
Per i dettagli si rimanda ai quadri riepilogativi di riferimento
ASTENSIONE OBBLIGATORIA
(consulta il quadro riepilogativo)
CONGEDI PARENTALI
(consulta il quadro riepilogativo)